Fiat trucks
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1911 Fiat 15
Fiat 15 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autocarro |
P.T.T. veicolo singolo | 2,5 t |
Inizio produzione | 1911 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4545 m |
Larghezza | 1740 m |
Altezza | 2.650 m |
Altro | |
Altri tipi | Fiat 15 bis Fiat 15 ter |
Fiat 15 ter | |
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Due Fiat 15 ter autocarro ed uno in allestimentoomnibus in Libia.
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Descrizione | |
Tipo | autocarro leggero |
Progettista | Carlo Cavalli |
Costruttore | Fiat Veicoli Industriali |
Data impostazione | 1909 |
Data entrata in servizio | 1911 |
Data ritiro dal servizio | 1940 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Altri utilizzatori | ![]() |
Altre varianti | Fiat 15 bis Fiat 15 ter |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 4545 mm |
Larghezza | 1740 mm |
Altezza | 2650 mm |
Peso | 3,950 t |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Fiat 53A a benzina, 4 cilindri in linea, 4398 cm³ |
Potenza | 40 hp a 1400 giri/min |
Trazione | 4×2 |
Prestazioni | |
Velocità max | 40 km/h |
Il Fiat 15 è un autocarro militare leggero prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali ed impiegato dal Regio Esercito nella Guerra italo-turca e nella prima guerra mondiale. Fu prodotto su licenza dalla russa ZIL come F-15.
Story
Nel 1909 il Regio Esercito richiese un autocarro leggero multiruolo, per trasporto di personale e materiali. Carlo Cavalli della Fiat Veicoli Industriali progettò così il Fiat 15. L’autocarro entrò in servizio nel 1911 e venne massicciamente impiegato nella Guerra italo-turca. Nel 1911 entrò in produzione la versione Fiat 15 bis, detto anche Libia perché destinata all’impiego in questa colonia, sostituita nello stesso ruolo, nel 1913 dalla Fiat 15 ter. Questa versione venne prodotta su licenza in 6.285 esemplari dalla russa AMO/ZIL, che lo denominò F-15. Durante la prima guerra mondiale, alla sua produzione per le forze armate si affiancò quella del Fiat 18.
Il telaio dell’autocarro civile fu impiegato, tra gli innumerevoli allestimenti personalizzati delle tante carrozzerie, anche per l’allestimento di autobus ed autopompe per i corpi dei pompieri civici.
Technics

Ambulanza del Regio Esercito su Fiat 15 ter.
L’autotelaio è su 4 ruote a razze, le anteriori sterzanti e le posteriori motrici e gemellate. Il motore, anteriore, è sul Fiat 15 un Fiat Brevetti 15/20 da 3053 cm³ quadricilindrico a benzina, innovativo per la presenza di una pompa per il carburante in luogo dell’alimentazione per gravità. Il Fiat 15 bis mantiene la stessa motorizzazione, mentre il Fiat 15 ter monta un motore a benzina Fiat 53A da 4398 cm³ più potente, con la velocità che passa da 35 km/h a 40 km/h e ruote a disco d’acciaio.
Impiego in combattimento

Autoblindo Fiat Arsenale basata sul Fiat 15 bis.
Il Fiat 15 fu il protagonista assoluto della prima motorizzazione delle forze armate italiane ed il Regio Esercito acquisì tutte le versioni dell’autocarro in molti allestimenti, tra i quali autoambulanza, autofficina, autofotoelettrica ed autopompa. Accanto all’uso come mezzo logistico, l’Italia fu il primo paese ad impiegare il mezzo a motore direttamente in combattimento. Infatti il Fiat 15 bis venne usato come base per la costruzione della autoblindo Fiat Arsenale, impiegata nella guerra italo-turca insieme alla Bianchi. Dopo la Grande Guerra, sull’autotelaio del Fiat 15 ter venne prodotta dalle acciaierie di Terni la blindo Fiat-Terni Tripoli, che trovò impiego in Tripolitania durante la riconquista della Libia nelle squadriglie autoblindo dei Cacciatori d’Africa; durante questa campagna le squadriglie di vennero motorizzate anche con numerosi autocarri armati Fiat 15 ter (definiti al tempo “carri armati”), protetti artigianalmente con lamiere blindate ed armate con tre mitragliatrici Schwarzlose con 15.000 colpi, condotte da un equipaggio di 4 uomini.
1912-fiat-arsenale-libia
1911-1920 Fiat 18
Fiat 18 | |
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![]() Fiat 18BL civile. |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autocarro |
P.T.T. veicolo singolo | 3,5 t |
Inizio produzione | 1911 |
Fine produzione | 1920 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 5550 m |
Larghezza | 1750 m |
Altezza | 2880 m |
Massa a vuoto | 3,82 t |
Altro | |
Versioni | Fiat 18A Fiat 18M Fiat 18BL Fiat 18BLR Fiat 18BC Fiat 18P |
Fiat 18 | |
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Fiat 18BLR del Regio Esercito
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Descrizione | |
Tipo | autocarro pesante |
Costruttore | Fiat Veicoli Industriali |
Data entrata in servizio | 1911 |
Data ritiro dal servizio | 1940 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Altri utilizzatori | ![]() ![]() ![]() |
Esemplari | >20.000 |
Altre varianti | Fiat 18BL Fiat 18BLR Fiat 18BC Fiat 18P |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Fiat 64CA a benzina, 4 cilindri in linea, 5.654 cm³ |
Potenza | 38 hp a 1300 giri/min |
Trazione | 4×2 |
Sospensioni | balestre |
Prestazioni | |
Velocità | 25 km/h |
Note | dati riferiti al modello18BL |
Il Fiat 18 è un autocarro militare pesante prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali ed impiegato dal Regio Esercito nella prima guerra mondiale. |
Story
Il Fiat 18 fu sviluppato e prodotto dalla Fiat a partire dal 1911, ma il vero successo per questo autocarro arrivò durante la Grande Guerra, quando il modello Fiat 18BL divenne la spina dorsale della logistica italiana, specialmente durante le offensive del 1916. L’autocarro costituiva il normale complemento medio-pesante dell’autocarro leggero Fiat 15 ed insieme a questo fu il protagonista della motorizzazione delle forze armate italiane. Le forze armate, oltre che la versione 18BL, impiegarono il Fiat 18BLR (la R sta per rinforzato), il Fiat 18DC ed il Fiat 18P (la P sta per pesante), impiegati, oltre che come trasporto truppe e materiali, anche con gli allestimenti ambulanza chirurgica, carro fotoelettrica, cassonato porta-munizioni, trattore d’artiglieria e laboratorio fotografico al seguito delle squadriglie da ricognizione.
Prodotto in oltre 20.000 esemplari, conobbe enorme successo anche in campo internazionale, venendo utilizzato da Gran Bretagna, Francia ed Unione Sovietica. Il mezzo ebbe larga diffusione anche sul mercato civile, per i modelli 18A, 18M e BL erano prodotti come autotelai semplici che venivano poi allestiti dalle numerose carrozzerie. La versione autobus da 25 posti era particolarmente diffusa tra le autolinee.
Nei primi anni trenta il Regio Esercito sostituì il Fiat 18 con il Ceirano 50 CM, ma alcuni esemplari risultavano ancora in servizio nelle colonie italiane nel 1940 allo scoppiare della seconda guerra mondiale.
Technics
L’autotelaio su due longheroni in lamiera d’acciaio, è a due assi a trazione posteriore, con sospensioni a balestre semiellittiche. Le ruote sono in acciaio fuso, con semipneumatici in gomma piena. Il motore è un quatricilindrico a benzina Fiat 64 nelle varie versioni, tranne che sul Fiat 18P che monta un Fiat 53A. Il cambio è a quattro marce (più retro). Un albero cardanico trasmette il moto al differenziale e questo, tramite duecatene protette da carter, alla corona dentata delle ruote.
Il Fiat 18BL, che è stato in assoluto il modello militare più prodotto, era dotato di cassone telonato con sponde di legno, lungo 3,5 m e largo 1,75 m da 3,5 tonnellate di portata. Il posto di guida era protetto da una capoteripiegabile in tela impermeabile ed era dotato ai lati di rastrelliere per gli attrezzi da zappatore. Il passo di 3,65 m e la carreggiata di soli 165 cm, con un raggio di sterzata di 6,8 m, rendeva il mezzo maneggevole anche sulle strade di montagna che caratterizzarono il fronte italiano. La capacità di traino di 5 tonnellate ne permetteva l’utilizzo anche come trattore d’artiglieria.
Il modello Fiat 18BLR era la versione con balestre rinforzate, ruote di diametro minore e telaio accorciato, utilizzata per i trasporti pesanti e come base per l’autocannone da 76/40 R.M. della Regia Marina.
Fiat 611 C
Fiat 611 | |
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Descrizione | |
Tipo | autocarro fuoristrada |
Progettista | Fiat |
Costruttore | Fiat |
Data impostazione | 1929 |
Data entrata in servizio | 1930 |
Data ritiro dal servizio | 1939 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 5,575 m |
Larghezza | 1,812 m |
Peso | 6,064 t (a pieno carico) |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Fiat 122B, 6 cilindri da 2516 cm³ a benzina |
Potenza | 46 hp a 2600 giri/min |
Trazione | 6×4 |
Prestazioni | |
Velocità su strada | 44 km/h |
voci di veicoli militari da trasporto presenti su Wikipedia |
Il Fiat 611 C fu un autocarro impiegato dal Regio Esercito italiano nel periodo tra le due guerre mondiali. Fu il progenitore dell’innovativo Fiat Dovunque 33.
Story
Alla fine degli anni venti, il Regio Esercito, alla ricerca di un autocarro fuoristrada, acquistò due modelli 6×4 inglesi: un Morris type D ed un Garner a cabina avanzata. I due mezzi dettero ottimi risultati su tutti i tipi di terreno, anche nelle prove di traino di cannoni campali. L’Ispettorato del materiale automobilistico emanò quindi le specifiche per un mezzo di questo tipo, che avrebbe dovuto avere 3 t di peso a vuoto e 2 t di portata, un raggio di sterzata di 6 m, trasmissione cardanica, passo massimo di 1,5 m ed ingombro trasversale massimo di 2 m, 35 km/h di velocità, pendenza superabile del 35% e capacità di traino di 2,5 t a 10 km/h.
La Fiat rispose al bando sviluppando nel 1929 il modello denominato Fiat 611, ispirato al Morris, dal quale differiva soprattutto per la cabina chiusa. I prototipi furono testati nel 1930 in Tripolitania italiana; durante questi test vennero smontate le portiere della cabina ed i parabrezza. Il modello definitivo, denominato Fiat 611 C (Coloniale), incorporò queste modifiche adottando una cabina di tipo aperto. Il mezzo fu acquistato dal Regio Esercito ed assegnato ai Regio corpo truppe coloniali della Tripolitania e della Cirenaicaper il trasporto del cannone da 77/28 in versione portee.
Nel 1932 la Ansaldo realizzò, sul telaio del 611 C, l’autoblindo Fiat 611, realizzata in 10 esemplari, cinque armate di cannone e cinque di sole mitragliatrici, per Corpo delle guardie di pubblica sicurezza.
I veicoli furono impiegati nella guerra d’Etiopia, quando 50 esemplari furono inviati in Somalia italiana. Il Fiat 611 C rimase in servizio nei Regi Corpi Truppe Coloniali almeno fino al 1939, quando furono sostituiti dal SPA Dovunque 35.
Technics
Il Fiat 611 era un autocarro a tre assi; i due assi posteriori, a ruote gemellate, erano motori. Il treno posteriore disponeva di un doppio ponte, di un doppio differenziale e di quattro semiassi. Sugli pneumatici tipo Artiglio potevano essere installati dei cingoli polivalenti. Le sospensioni anteriori erano costituite da balestre semiellittiche longitudinali, mentre sui due assi posteriori le balestre erano ellittiche. Il telaio era costituito da due longheroni in lamiera d’acciaio stampata e chiodata ed era dotato di campana di traino regolamentare. La cabina aperta era di tipo arretrato.
Bibliografia
- Nicola Pignato, Gli Autoveicoli del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Storia Militare.
Voci correlate
1934-1937 Fiat 618
Fiat 618 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | autocarro |
P.T.T. veicolo singolo | 4 t |
Inizio produzione | 1934 |
Fine produzione | 1937 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4,7 m |
Larghezza | 1,94 m |
Altezza | 2,5 m |
Massa a vuoto | 2,1 t |
Altro | |
Versioni | Fiat 618 Coloniale |
Il Fiat 618 fu un autocarro leggero italiano prodotto dalla Fiat V.I.
Prodotto dal 1934 al 1937, non eguagliò l’enorme successo del suo predecessore, il Fiat 621. L’autotelaio è su due assi, con le ruote anteriori direttrici e le posteriori motrici e gemellate, mentre il motore è il Fiat 118 dellaFiat 518 Ardita.
Fu prodotto per il mercato civile in numerosi allestimenti, tra i quali degno di menzione è quello della Viberti Fiat 618 Cinemobile. Prodotto per l’Istituto Luce nel 1936 in pochi esemplari, montava, incorporati nella carrozzeria della furgonatura, un apparato sonico “Balilla” del 1935 ed una versione apposita del proiettore cinematografico “Victoria 5” da 35 mm della milanese Cinemeccanica. Fornì anche la base per l’allestimento diautopompe per i Vigili del Fuoco, come quelle della carrozzeria Bergomi. La versione militare coloniale del mezzo entrò in produzione nel 1935 e servì fino alla seconda guerra mondiale. Come il Fiat 621, anche il 618 fu prodotto su licenza in Polonia dalla Polski Fiat come PF 618 Grom.
Caratteristiche tecniche

Fiat 618C del Regio Esercito.
- motore: Fiat 118A
- 4 cilindri in linea a benzina, raffreddato ad acqua, 1944 cm3 – 43 CV
- trazione: 4×2 posteriore
- velocità max: 65 km/h
- lunghezza: 4,7 m
- larghezza: 1,94 m
- altezza: 2,5 m
- passo: 3,05 m
- carreggiata: 1,54 m
- peso a vuoto: 2,1 t
- portata: 1,25 t
- PTT: 4 t – peso a vuoto: 2,1 t
- autonomia: 300 km su strada
Fiat 618C
Il Fiat 618 Coloniale o semplicemente Fiat 618C è la versione militare dell’autocarro. Fu messo in produzione nel 1935 in vista della Guerra d’Etiopia, che lo vide impiegato sia sul fronte nord che sul fronte somalo con più di 1300 esemplari. In tale contesto emersero problemi di surriscaldamento del motore, a quali la casa madre pose rapidamente rimedio, per arrivare, durante le manovre addestrative del 1938 in Libia italiana, ad essere giudicato non adatto all’impiego coloniale a causa di deficienze del motore, dei rapporti del cambio troppo alti e quindi di una velocità eccessiva. Trovò invece impiego proficuo, in più di 2000 mezzi, durante la guerra civile spagnola con il Corpo Truppe Volontarie. In questo teatro, oltre che come trasporto truppe e materiali, anche come trattore per il cannone d’accompagnamento 65/17 Mod. 1908/1913 ed il controcarro tedesco 3,7 cm PaK 36. Fu anche un’occasione per sperimentare sul campo alcuni allestimenti particolari, quale quello contraereo, ottenuto installando una mitragliatrice St. Étienne sul cassone, oppure quello carro soccorso, per il recupero di mezzi immobilizzati. Tra le versioni poi effettivamente utilizzata dal Regio Esercito e dalle altre forze armate, la versione ambulanza e quella autobus 16 posti per il trasporto del personale.
Oltre che dall’esercito, il 618, nelle varie versioni, venne adottato anche dalla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, dalla Regia Guardia di Finanza, dal Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza e dalla Regia Aeronautica; per quest’ultima fu realizzato anche nelle versioni autogrù soccorso aerei ed autopompa. Uscito di produzione nel 1937 in favore dello SPA CL39, era comunque ancora in servizio durante la seconda guerra mondiale. Un esemplare del Fiat 618 Coloniale si può osservare presso il Museo storico della motorizzazione militare presso la Città militare della Cecchignola.
Polski Fiat 618 Grom
La licenza per la produzione di modelli Fiat concessa nel 1932 all’azienda polacca Państwowe Zakłady Inżynierii (PZInż), fu estesa nel 1937 ai modelli Fiat 621, Fiat 508, Fiat 518 Ardita ed appunto al Fiat 618, prodotto comePolski Fiat 618 e conosciuto come FP 618 Grom (Tuono). In particolare, la PZInż produceva le versioni speciali per le forze armate, mentre i mezzi per il mercato civile erano prodotti dalla compartecipata Polski Fiat. Anche questa versione polacca vide vari allestimenti, tra i quali quello autobus ad 11 posti, ambulanza 6×4 e stazione radio furgonata.
1929-1939 Fiat 621
Fiat 621 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autocarro |
P.T.T. veicolo singolo | da 4,4 a 7,4 t |
Inizio produzione | 1929 |
Fine produzione | 1939 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 5.780 m |
Larghezza | 2.070 m |
Altezza | 2.620 m |
Massa a vuoto | 2,96 t |
Altro | |
Note | dati del 621 L |
Il Fiat 621 fu uno dei primi autocarri prodotti dalla Fiat V.I.. Venne presentato nel 1929.
Story
Con una portata media di 2,5 t – il Fiat 621 conoscerà un successo mai uguagliato. Verrà infatti fabbricato non soltanto in Italia, ma anche in Polonia e Russia in quasi 50.000 esemplari in varie versioni fra cui unaelettrica, a gasogeno e anche semicingolata dotato di un motore Fiat benzina 6 cilindri di 2516 cm³ e 45 cv con valvole laterali.
Il Fiat 621 sarà il primo autocarro venduto con una cabina chiusa. Poco dopo appare il Fiat 621P, il primo autocarro a 3 assi con una portata di 3500 kg. Molte altre versioni seguirono fino al 1939. Sarà il primo autocarro ad essere regolarmente importato in Francia.
Caratteristiche tecniche del Fiat 621L del 1930
- Motore Fiat 122A
- 6 cilindri benzina di 2516 cm3 – 45 CV
- velocità max: 56 km/h
- PTT: 4.8 t – peso a vuoto: 2,96 t
- autonomia: 400 km su strada, 340 km in fuoristrada.
Le fabbricazioni estere
Oltre che in Italia dove verrà fabbricato tra il 1929 ed il 1939, il Fiat 621 è stato prodotto in altri paesi, presso fabbriche Fiat:
- Polonia: dalla Polski Fiat di Varsavia, tra il 1935 ed il 1939, data in cui le forze armate tedesche requisirono la fabbrica. Il Polski Fiat 621 sarà il camion di base delle forze armate polacche prima della seconda guerra mondiale. Ne furono fabbricati più di 9.500 esemplari. Ne venne anche prodotta la versione 621 PN in combinazione 6×2, con i due assi posteriori semplici.
- Russia: una nuova fabbrica fu appositamente edificata nei pressi di Mosca per la fabbricazione dell’autocarro Fiat. Si hanno poche informazioni affidabili sul volume realmente prodotto.
Le varie versioni italiane
1931-1936 Fiat 632
Fiat 632 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | autocarro pesante |
P.T.T. veicolo singolo | 9-10 t |
Inizio produzione | 1931 |
Fine produzione | 1936 |
Sostituito da | Fiat 666 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,85 m |
Larghezza | 2,30 m |
Altezza | 2,94 m |
Massa a vuoto | 5,1 t |
Altro | |
Altri tipi | Fiat 633 |
Della stessa famiglia | serie 600 |

Fiat 633GM a gassogeno.
Il Fiat 632 fu un autocarro pesante italiano prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali dal 1931.
Story
Dal 1906, la Fiat studiava la motorizzazione diesel, in collaborazione con l’ingegnere tedesco Rudolf Diesel. Per quanto ci fossero stati utilizzi di questo motore sia in campo navale che aeronautico che ferroviario, bisognerà aspettare il 1929 per vedere il primo autocarro con un motore diesel, il Fiat 621N. Nel 1931 la casa di Torino introduce il suo primo autocarro diesel pesante, il Fiat 632N (N sta per Nafta). Il mezzo è basato su un autotelaio su due assi, il primo con ruote singole direttrici, il secondo con ruote gemellate motrici. Sarà prodotto in due serie successive, la N e la N1. Nella N, una cabina arretrata, rustica e dalle linee spigolose, ospita il motore diesel Fiat 350 a 4 cilindri ad iniezione diretta di 5570 cm³ a valvole in testa da 55 hp a soli 1800 giri/min. Di questo primo modello veniva offerta anche la versione 632RN (Ribassato Nafta) con pianale abbassato per l’allestimento di autobus.
Nel 1933 viene lanciata la serie N1, caratterizzata da una cabina leggermente ridisegnato ed una versione più evoluta del motore, la Fiat 350C, sempre 4 cilindri in linea da 5570 cm³, ma con un incremento di potenza a 60 hp a 1800 giri/min. La versione 632RN veniva offerto alle carrozzerie specializzate per l’allestimento degli autobus.
La serie successiva lanciata nel 1934, chiamata Fiat 633N, incorpora modifiche più significative, con una cabina e un frontale ridisegnato con linee arrotondate e calandra a forma di scudo. Questo modello servirà come base per una versione militare, il 633NM (Nafta Militare), lanciato nel 1935, disponibile anche a benzina, il 633BM (Benzina Militare), ed a gassogeno, il 633GM (Gassogeno Militare). Il 633 rimase in produzione fino alla fine del 1939, quando verrà sostituito dal nuovo modello con cabina avanzata Fiat 666.
Fiat 633 NM
Fiat 633NM | |
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Fiat 633NM (diesel) del Regio Esercito
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Descrizione | |
Tipo | autocarro pesante |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Fiat Veicoli Industriali |
Data entrata in servizio | 1934 |
Utilizzatore principale | Italia |
Sviluppato dal | Fiat 632 |
Altre varianti | Fiat 633GM Fiat 633BM |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 6,85 m |
Larghezza | 2,20 m |
Altezza | 2,94 m |
Peso | 5,25 t |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Fiat 350C 4 cilindri in linea da 5570 cm³ |
Potenza | 59 hp a 1800 giri/min |
Prestazioni | |
Velocità max | 30 km/h |
Autonomia | 380 km su strada |
Il Fiat 633 rappresentò per le forze armate italiane una vera e propria innovazione della flotta italiana. Il primo ordine del Regio Esercito per 100 esemplari diesel 633NM risale al 1934. Un altro lotto di 200 veicoli a gassogeno, i Fiat 633GM, fu consegnato durante la prima metà del 1935.
Durante la seconda guerra mondiale il Fiat 633NM trovò impiego in particolare durante l’occupazione dei Balcani tra il 1941 e il 1943.
Tecnicamente si distingue dal 633N civile per la calandra squadrata e le ruote a disco invece che a raggiera, montanti sia semipneumatici “Celerflex” che pneumatici “Artiglio”.
1931-1939 FIAT 634
The FIAT 634N (“Nafta”= diesel) is the military variant of the civilian FIAT 632 heavy truck manufactured by Italian manufacturer FIAT from 1931 to 1939.
It was used by the Regio Esercito units to transport troops or supplies.
Specification
The 634N was initially launched with the Fiat 355 engine, a 6-cylinder 8.3-litre (8312 cc) diesel engine producing 75hp. In 1933, the engine was upgraded to the Fiat 355C unit, a slightly larger 8.4-litre (8355 cc) engine producing 80 hp.
Height: 3.24 meters
Length: 7.43 meters
Width: 2.40 meters
Maximum Speed:40 km/h
Maximum Payload: 7,640 kg
Autocarro blindato Fiat 626 NM
FIAT 626 | |
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Type | Medium Truck |
Place of origin | ![]() |
Service history | |
In service | 1939-1945 |
Used by | ![]() ![]() ![]() ![]() |
Wars | World War II |
Production history | |
Designed | 1938 |
Manufacturer | FIAT |
Produced | 1939-1948 |
Number built | 10,000 |
Variants | FIAT 626 N FIAT 626 NL FIAT 626 NLM |
Specifications | |
Weight | approximately 3 tonne (6,000 lb) |
Length | 6.21 m |
Width | 2.18 m |
Height | 2.675 m |
Crew | 1 driver and 1 or 2 passengers with 21 passengers (maximum) |
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|
Suspension | 4×2 (later models 4×4) |
Operational
range |
340 km (210 miles) |
Speed | 65 km/h (40 mph) |
The Fiat 626 was an Italian medium truck that met specifications for the Italian army and air force for military operations prior to World War II. The Fiat 626 NLM operated in Italian North Africa (1940–1943), Italian East Africa (1940–1941), the Balkans (1940–1944), France (1940–1944), and Soviet Union (1941-1943/44).
In 1939, the 626 was the first FIAT truck with the advanced cabin and it replaced the models 621 and 633.
The initial version of the 626 for civilian use was the 626N (“N” for Nafta, the Italian for diesel). This was followed by a slightly longer wheelbase version the 626NL (from Nafta Lungo – “diesel long”). The military version for the Italian Army and the Italian Air Force was the 626NLM (for Nafta Lungo Militare)
A reliable workhorse, the FIAT 626 became the standard Italian medium truck and operated on all fronts.
France ordered 1,650 trucks; 700 had been delivered by the time Italy declared war on June 10, 1940. After the Italian armistice with the Allies in September 1943, the FIAT 626 was used by German forces. By 31 January 1945 3,000 had been produced for German use. In 1941, 100 trucks were purchased by the Bulgarian army after Bulgaria became an ally of Germany and Italy. The Bulgarian Army still used the vehicles in 1944-1945, after the country signed an armistice with the Allies’ and participated in the war against Germany.
Production finished in 1948, after 10,000 Fiat 626 had been produced at FIAT’s Turin assembly lines.
1939-fiat-626-autotreno-radio-960
1939-fiat-626nm
FIAT 626 autobus
1939-fiat-626nm
1939-fiat-626nm
1939-fiat-626nm inside
1939-48-fiat-626-nlm-autoambulanza
1939-48-fiat-626blm-dei-vigili-del-fuoco
1939-48-fiat-626blm
1939-48-fiat-626tnl
1939-48-fiat-628n
1940-fiat-626nl-idroschiuma-dei-vigili-del-fuoco
1940-1948 Fiat 666
Fiat 666 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | autocarro pesante |
P.T.T. veicolo singolo | 12,2 t |
P.T.T. veicolo combinato | 22,2 t |
Inizio produzione | 1940 |
Sostituisce | Fiat 626 |
Fine produzione | 1948 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,095 m |
Larghezza | 2,35 m |
Altezza | 2,85 m |
Massa a vuoto | 6 t |
Altro | |
Altri tipi | Fiat 665 |
Esemplari prodotti | 8000 |
Fiat 666NM | |
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Un Fiat 666NM-RE.
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Descrizione | |
Tipo | autocarro pesante |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Fiat Veicoli Industriali |
Data entrata in servizio | 1940 |
Utilizzatore principale | ![]() ![]() |
Altri utilizzatori | ![]() ![]() ![]() |
Sviluppato dal | Fiat 666N |
Altre varianti | Fiat 666BM |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 7,095 m |
Larghezza | 2,35 m |
Altezza | 2,85 m |
Peso | 6 t |
Capacità combustibile | 135 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | diesel Fiat 366, 6 cilindri ad iniezione diretta, 9365 cm³ |
Potenza | 105 hp a 2000 giri/min |
Trazione | 4×2 |
Prestazioni | |
Velocità max | 48 km/h |
Autonomia | 390 km su strada, 350 km fuori strada |
Pendenza max | 25% |
Gli Autoveicoli del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Nicola Pignato, Storia Militare. |
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L’Autocarro Unificato Fiat 666 fu un autocarro pesante italiano prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali.
Story
Il 666, come il corrispondente medio Fiat 626, fu prodotto dal 1940 come autocarro “Unificato”: dal 1937 infatti per legge il Ministero della Guerra imponeva a tutte le case costruttrici di autocarri civili delle caratteristiche standard per quanto riguarda peso, numero degli assi, velocità e portata, al fine di semplificare la logistica in caso di requisizione da parte delle forze armate. Il 626 ed il 666, che sostituirono sulle linee di montaggio rispettivamente i Fiat 621 e Fiat 632, furono i primi autocarri della casa torinese con cabina avanzata, ovvero con il motore totalmente contenuto all’interno della cabina. Il telaio era a longheroni su due assi, con ruote anteriori direttrici e posteriori gemellate motrici, interasse di 3,85 metri e carreggiata di 1,84 metri; il motore diesel Fiat 366 a 6 cilindri da 9365 cm³ sviluppava 105 hp a 2000 giri al minuto ed era caratterizzato dall’innovativa disposizione su guide che permetteva una semplice e rapida sostituzione dal frontale. Il cambio era a 4 marce avanti ed una retro con riduttore. Esteriormente differiva dal Fiat 626 solo per le dimensioni, per la forma del parabrezza e del cassone. Il cassone, da 6260 kg di portata (il doppio del 626), poteva trasportare 20 soldati equipaggiati.
Il mezzo fu prodotto dal 1940 al 1945 nelle versioni diesel 666N (Nafta) civile e NM (Nafta Militare) per le forze armate. Nel 1943 venne omologata la versione a BM a benzina per uso militare, ma gli eventi armistizialiimpedirono l’entrata in produzione.
La versione civile, disponibile anche come telaio per l’allestimento di autobus, ebbe enorme successo, venendo prodotto anche nel dopoguerra come Fiat 666N7, per un totale di 8000 esemplari.
Impiego militare
Il Fiat 666 venne largamente acquisito dalle forze armate italiane: la versione N-RE per il Regio Esercito e quella N-RA per la Regia Aeronautica vennero acquisite in diversi allestimenti, quali quello Autobus, Autofficina, Autocisterna, Autopompa, Trasporto quadrupedi, portacarri con rimorchi Viberti e Bartoletti. Dopo l’Armistizio di Cassibile vengono prodotti 79 NM per i tedeschi che occupavano gli impianti Fiat nel nord-Italia. Tra gli esemplari in dotazione alle forze della Repubblica Sociale Italiana, esistono prove di almeno un 666 blindato artigianalmente dall’arsenale di Piacenza, dotato di torretta armata con una mitragliatrice pesante Breda-SAFAT da 12,7 mm ed in dotazione alla Guardia Nazionale Repubblicana
Fiat 665NM
Un Fiat 665NM, riconoscibile dai parascocca.
Nel 1941 viene sviluppata la versione militare a trazione integrale del Fiat 666NM diesel. Il mezzo mantiene la massima comunalità con la versione a trazione posteriore e entrerà in produzione per le forze armate nel 1942. Dopo l’armistizio, 2 esemplari verranno prodotti per la Wehrmacht.
Da questo modello, nel 1942 fu realizzata la versione trasporto truppe blindata, denominata Fiat 665NM protetto o scudato, impiegato contro i partigiani jugoslavi prima ed in Italia settentrionale poi.
Fiat 6640A
Fiat 6640 AMDS, Fiat 6640A, Fiat 6640G (depending on the year) | |
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Overview | |
Manufacturer | Fiat Veicoli Industriali, later Iveco |
Assembly | ![]() |
Body and chassis | |
Class | Amphibious utility vehicle |
Layout | front-engine RWD / 4×4 |
Powertrain | |
Engine | inline 6 diesel, 5499 cc, 195 hp |
Transmission | 5×2 forward speeds ;PTO propellor drive |
Dimensions | |
Length | 862 cm |
Width | 250 cm |
Height | 305 cm |
Curb weight | 6,450 kg |
The Fiat 6640A is an Italian wheeled amphibious armoured vehicle produced from the early 50s to the 80s for the Italian government. The 6640A carries a crew of two, protected by 4 mm thick armour, and is powered by a six-cylinder diesel engine providing a top speed of 90 kmh.
1949-1952 Fiat 680
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fiat 680-rnu
1952-1988 Fiat 682
Fiat 682 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autocarro |
Inizio produzione | 1952 |
Sostituisce | Fiat 680 |
Fine produzione | 1988 |
Sostituito da | Fiat 684 |
Altre caratteristiche | |
Altro | |
Altri eredi | Fiat 619 |
Concorrenti | Lancia Esagamma |
Porte | 2 |
Il Fiat 682 è il primo vero camion e trattore per semirimorchi versatile, prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali dal 1952 al 1988.
Il contesto
Nel 1952 l’Italia adotta un nuovo codice della strada ed impone nuove prescrizioni; così alla fine dell’anno la Fiat sostituisce con un nuovo modello il 680N in produzione dal 1948, conservandone il propulsore ma con una manciata di cavalli in più.
Telaio, cabina, cambio, differenziale sono invece di nuova progettazione. La sua linea rompe con le linee tondeggianti dell’epoca. Inizialmente presentato in versione autocarro di 14t, come lo vuole il nuovo codice stradale italiano, il Fiat 682 sarà declinato anche in versione 6×2 e trattore stradale. Il primo modello prodotto venne denominato “122” (prendeva il nome dai 122 mm della corsa dei pistoni del suo 6 cilindri) e restò in produzione un anno. Nel 1953 venne sostituito dal “125” (anche in questo caso prendeva il nome dai 125 mm della corsa dei pistoni del suo motore). Le differenze estetiche tra il 122 ed il 125 erano minime: i tergicristalli nel 122 uscivano dal parabrezza sdoppiato, mentre nel 125 uscivano dal tetto della cabina. Inoltre nel 125 vennero ricavate due prese d’aria a chiusura sportello nella parte anteriore.
Il Fiat 682N vero e proprio, con la cabina avente mascherina denominata “a baffo”, apparve nel 1954. Non era ancora dotato di servosterzo ed era equipaggiato con un motore denominato “Fiat 203” dalle caratteristiche record per l’epoca: 6 cilindri in linea di 10.676 cm³ e 140 CV a 1.900 g/min. Il Fiat 682, dopo la versione N conoscerà le serie: N2 (1955, motore potenziato a 152 cv e prima serie a montare il servosterzo. Ne furono costruite due serie. La prima era caratterizzata da una cabina con portiere ad apertura denominata “anteriore”, come la serie precedente; la seconda caratterizzata da una nuova cabina con portiere ad apertura denominata “controvento”, la stessa che venne montata sulla serie successiva), N3 (1962, con un nuovo motore potenziato di 11 548 cm3 avente una coppia massima a soli 900 giri al minuto e una potenza di 178 cv) e N4 (1967 che fu caratterizzato da una trasmissione più robusta rispetto al suo predecessore).
Fa parte della vasta famiglia di camion medi e pesanti degli anni ’60 dotati della cabina Fiat “Baffo” (639, 642, 643, 645, 650, 662, 671, 682, 683, 690, 693). Questo veicolo sarà prodotto per oltre 32 anni ed è il principale mezzo di trasporto ancora oggi in servizio in molti stati Africani. Venne affiancato nei listini Fiat europei per poter essere gradualmente sostituito dal modello 684 N, ma questo non riscontrò il successo del suo predecessore. (Il 619 N sostituirà il Fiat 683N). Dal 1974 le sigle degli automezzi Fiat abbandonarono la denominazione caratterizzata dalla prima cifra 6 e il successore del Fiat 684 fu il Fiat 160 NC.
Progettato per soddisfare le esigenze di tutte le missioni estreme, anche off-road, per carichi da 14 a 44 tonnellate, questo camion si è ritagliato una reputazione senza eguali in robustezza e affidabilità. In Africa, ci sono ancora tali veicoli, fabbricati localmente o importati dall’Italia con milioni di km di percorrenza effettuata.
Fin dalle sue origini fu disponibile nelle versioni autocarro 4X2 e 6X2 (gli allestimenti del terzo asse aggiunto non furono mai eseguiti dalla Fiat ma sempre da allestitori specializzati)
Come per tutta la gamma Fiat del tempo fino al 1974, la guida è a destra per il mercato italiano e a sinistra per l’esportazione, eccetto la Gran Bretagna.
Il Fiat 682 RN
Il Fiat 682 RN è un modello di autobus derivato dall’omonimo autocarro, dove R sta per “ribassato”. È stato sostituito nel 1956 dal Fiat 306, il primo autobus progettato ex novo come tale, e non come allestimento particolare della meccanica di un camion.
Il 682 RN era disponibile in versioni di linea e gran turismo. In particolare è stato carrozzato da diversi carrozzieri come, ad esempio, Barbi.
1952-1963 Fiat 642
Fiat 642 | |
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![]() Un Fiat 642N65R |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autocarro |
Inizio produzione | 1952 |
Sostituisce | Fiat 640 |
Fine produzione | 1963 |
Sostituito da | Fiat 643 |
Altre caratteristiche | |
Altro | |
Concorrenti | Lancia Esadelta |
Porte | 2 |
Il Fiat 642 è un camion prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali dal 1952 al 1963.
Caratteristiche tecniche
Motore Fiat 364 – 6 cilindri di 6032 cm³ e 72 cv a 2200 g/mn.
Il Fiat 642 RN
Il Fiat 642 RN è un modello di telaio ribassato derivato dall’omonimo autocarro, infatti R sta per “ribassato”. Era spesso allestito come autobus. È stato sostituito nel 1958 dal Fiat 309, altro autobus progettato ex novo come il 306, e non come allestimento particolare della meccanica di un camion.
Autobus Fiat 642 RN
Il 642 RN era disponibile in versioni di linea e gran turismo. In particolare è stato carrozzato da diversi carrozzieri come, ad esempio, Barbi.
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1951-1965 Fiat 615
Fiat 615 Overview Manufacturer Fiat Production 1951–1965 Body and chassis Class Light Utility Truck Powertrain Engine Diesel Fiat 305 – 1.901 cm3 Transmission 4×2 Dimensions Length 4.995 mm Width 1.924 mm Height 1.920 mm Chronology Predecessor Fiat 1100ELR Successor Fiat 616 Fiat 615 was a model of Fiat light truck manufactured from 1951 to 1953 as a successor to the Fiat 1100ELR, with which was still built in parallel. It had a total weight of 3100 kg, and was available in versions stake or van bodywork, chassis and carrozable for transportation and as a tractocamioón. His cabin was the most Graned made by Fiat, and was inspired by the Model 640. At first I had a new petrol engine with 1395 cc and 29 kW (39 hp) at 3800 rpm to 1400 Fiat, and had a manual 4-speed transmission. a 1.5 ton truck was newly developed, which was offered from 1951 is a flatbed and chassis for special bodies. It was powered by the engine of a year earlier featured Fiat 1400s. The engine was already in the car Fiat 1400 just sufficient, with the 3.1 tons it had real trouble. Once in motion, the Fiat 615 was indeed 80 km / h fast, but he drank with forced driving the expensive fuel that it was a horror. There was a reason that the 1100 Fiat ELR far built until 1954. The somewhat weaker beast of burden was, with its 1.1 liter and 28/30 PS (at 4400 rpm ) and a little lame, but he had fully loaded a ton to move less weight, so he was more economical. He therefore retained its loyal following who forgave him mangelde liveliness out of habit, especially as it came with start-up to a peak of over 90 km / h and thus was significantly faster than the Fiat 615 with its maximum of 78 km/h. With high pressure, therefore a suitable diesel engine was developed by Fiat : a swirl chamber engine ( Ricardo System ) based on the 1.9 liter engine for the “big” Fiat in 1900 and the new SUV Fiat Campagnola.(This engine was a hubvergrößerte variant of the 1400 engine.)The new diesel engine (type 305) was later also available in either sedan 1400 from 1952 in addition to the Fiat 615 N ( N = Nafta = Diesel ) and one year in Fiat Campagnola and Fiat. Although the experiment of the Fiat 615 built 1.9 ltr . Gasoline engine proved to be stronger and faster drive spurt, confined themselves to the diesel, the Type 615 N. Only Steyr in Austria until 1958 offered the Fiat 615 as gasoline, as Steyr 260 with its own 50 hp 2 ltr . Gasoline engine from the car Steyr 2000. The Fiat 615 N was a very modern vehicle that in Italy, initially had no competition . The export ran well at the beginning, missing, or half-hearted development left the Fiat 615 N ( and especially its successor ) over the years become increasingly rare even in Italy. In Zastava in Yugoslavia, the Fiat 615 was built with a petrol engine under license. However, not as the beginning of the Fiat, with the 1.4 ltr . 4- cylinder engine, but with the much stronger torque 1.9 liter engine (type 105) with 47 hp at 3500 rev / min, as well as in the, also at Zastava built under license, Campagnola was used. It is unclear whether the successor (from about 1963, as Fiat 615 N1) only with the 1.9 liter petrol engine ( such as 615 B) has been built, with a diesel engine. In addition to the flatbed also special bodies themselves were made at Zastava, as was common in other Eastern European car factories (IFA, Csepel, Star, etc.).
Fiat Ambulances
FIAT Firebrigade
FIAT Hearses
Fiat Trucks